Il direttore del Consorzio tutela, Andrea Righini: “La decisione di non alzarli ancora non deve far abbassare la guardia su restrizioni e ripercussioni per il Made in Italy”
Il Pecorino Toscano DOP chiede attenzione costante sui dazi Usa
Grosseto. “La decisione degli Stati Uniti di non alzare ulteriormente i dazi imposti lo scorso ottobre su vari prodotti in arrivo dall’Europa, compresi alcuni formaggi e il Pecorino Toscano DOP, non deve far abbassare la guardia sulle politiche commerciali negli Usa e sulle ripercussioni per le aziende del Made in Italy”. E’ quanto afferma Andrea Righini, direttore del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP dopo che, nei giorni scorsi, l’ufficio per il commercio Usa ha rivisto la lista dei prodotti soggetti a dazi emanata lo scorso ottobre.
“Gli Stati Uniti – aggiunge Andrea Righini – hanno deciso di non inasprire i dazi sui prodotti dell’agroalimentare Made in Italy individuati lo scorso autunno, ma questo non deve far calare l’attenzione sulle restrizioni nelle esportazioni di molti generi alimentari dall’Europa verso il Nuovo Continente, compreso il nostro formaggio. In questa prima fase di applicazione dei dazi, sono stati premiati il lavoro di squadra e la collaborazione attivata fra il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Origin Italia e i consorzi di tutela dei prodotti DOP e IGP interessati che fanno parte di quest’ultimo organismo. Questa è la direzione da tenere anche nei prossimi mesi, puntando a tutelare le certificazioni italiane e il diritto dei consumatori americani che amano il Made in Italy per la sua alta qualità. Per quanto riguarda il Pecorino Toscano DOP – conclude Righini – gli Stati Uniti rappresentano uno dei maggiori mercati esteri di riferimento e continueremo a lavorare per promuovere il nostro prodotto Oltreoceano con nuove iniziative rivolte anche al Canada”.